• Casa N.P.H. Repubblica Dominicana

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    La nascita della Casa N.P.H. Repubblica Dominicana

    Nel 2002 Nuestros Pequenos Hermanos ha aperto la sua prima casa nella Repubblica Dominicana a San Pedro de Macorís, a 65 km a est di Santo Domingo, prendendo in affitto una casa per accogliere i primi 40 bambini.

    Grazie a donazioni italiane, nel 2003 viene acquistato un terreno a 15 minuti da San Pedro de Macorís, l’appezzamento confinante viene donato dal Vescovo locale e un altro appezzamento adiacente dato in comodato gratuito dal Governo e su questo grande terreno, grazie ad un progetto svolto gratuitamente dall’Ing. Renzo Serravalle, comincia la costruzione della nuova casa N.P.H. Repubblica Dominicana. Il progetto è modulare e cresce man mano che vengono raccolti i fondi, prevede la costruzione di un complesso con tutte le caratteristiche degli altri centri N.P.H. in America Latina cioè un vero e proprio villaggio a misura di bambino, con casette-cottage, scuola, clinica medica, campo sportivo, refettorio, casa per i bambini disabili, frutteto e fattoria per l’autosostentamento.

    Oggi Casa Santa Ana accoglie 208 bambini, che vivono nella grande proprietà che consta attualmente di 13 casette (ciascuna casetta accoglie 16 bambini e due tias — assistenti che si prendono cura di loro); una casa per i volontari, la cucina e il refettorio, la scuola materna e primaria giardini per giocare, una clinica, la chiesa e un campo da calcio e uno da baseball, uno spazio multifunzione coperto. Una parte del terreno è dedicata all'agricoltura (manghi, angurie, agrumi, zucche…) e all'allevamento in modo da garantire l’autosufficienza dell’orfanotrofio e insegnare ai ragazzi più grandi a coltivare la terra, sono stati avviati anche laboratori di falegnameria e di meccanica con lo stesso scopo.

    La casa è diretta da Kieran Rigney, volontario irlandese che da 20 anni si dedica alla causa di N.P.H. e che ha sposato una ragazza messicana, una pequena cresciuta nella Casa N.P.H. Messico.

     

    Scuola, ma non solo…
    L’educazione dei bambini prevede inoltre attività diverse da quelle scolastiche, svolte presso il centro, quali la coltivazione delle piante dell’orto e la cura degli animali da allevamento. I bambini sono molto coinvolti nelle attività della fattoria, ed acquisiscono nuove competenze comprendendo il valore del lavoro. Tra le attività del dopo-scuola che i bambini possono praticare, vi sono quelle svolte nei laboratori artistici (musica, disegno, danza, teatro…), grazie alle quali i bimbi possono sviluppare i loro talenti naturali divertendosi e lavorando insieme.

    Lo spirito delle Case N.P.H.
    L’obiettivo degli educatori è insegnare ai bambini orfani e abbandonati a diventare cittadini responsabili, capaci di condividere ciò che ricevono e a collaborare tra loro come fratelli.

    A ognuno vengono affidati compiti quotidiani: tutti fanno turni per le pulizie, in cucina, nei magazzini e assistono i più piccoli. Ricevono amore e sicurezza, ma imparano anche che non sono i soli ad aver sofferto e che, quindi, a loro volta possono dare amore. Periodicamente vengono organizzate visite alle carceri minorili, agli ospedali, agli ospizi per anziani, dove i bambini e i ragazzi cantano, ballano o semplicemente cercano di fare compagnia.

    2013, inaugurato il Centro di riabilitazione Casa Marco Simoncelli - Casa San Marcos
    Nel 2013 è stato inaugurato presso la Casa orfanotrofio NPH Santa Ana il centro di riabilitazione Casa Marco Simoncelli – Casa San Marcos, che accoglie 30 bambini disabili seguiti da 12 assistenti e funziona da day hospital per offrire gratuitamente ogni anno fisioterapia, cure, attività educative e scolastiche, un pasto caldo, sostegno alle famiglie, a tanti altri bambini, per i quali l’offerta ai servizi di assistenza nel paese è estremamente costosa e limitata. Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno della Fondazione Marco Simoncelli, Fondation Lord Michelham of Hellingly e un gruppo di donatori privati italiani.

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